La formazione del geometra cambia prospettiva in Italia.

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| Settembre 28, 2016
La formazione del geometra cambia prospettiva in Italia.

 La formazione del geometra cambia prospettiva in Italia. Per esercitare la professione – informa una nota – è stata presentata una proposta di legge che istituisce una nuova laurea universitaria da frequentare obbligatoriamente per conseguire il titolo triennale che abilita direttamente al mondo del lavoro. Al percorso didattico sarà possibile accedere dopo il diploma di scuola media superiore rilasciato dagli Istituti Tecnici, settore Tecnologico, indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (CAT). In attesa dell’esito dell’iter parlamentare, all’inizio di questo anno accademico, in Italia sono state avviate tre esperienze ispirate alla proposta di legge, con le Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, di Siena, di San Marino e dell’ateneo telematico
Uninettuno.

Un percorso virtuoso reso possibile grazie alla collaborazione degli Istituti Tecnici CAT locali e ai Collegi Provinciali dei Geometri, che rappresenta una delle caratteristiche principali della riforma e offre una risposta alle esigenze di molte famiglie italiane: la possibilità di assicurare un alto livello di scolarità ai ragazzi impossibilitati a proseguire gli studi universitari fuori sede.


Storicamente è una riforma che giunge dopo quasi 90 anni. Nel nostro Paese la professione di geometra è ancora regolamentata dal Regio Decreto risalente al 1929 e viene svolta oggi da oltre 100mila professionisti, di cui almeno 9mila sono donne: la loro presenza negli ultimi anni è in crescita del 15%. Gli studi professionali del geometra sono ampiamente diffusi nel territorio nazionale e non esiste comune italiano che ne sia privo. Una professione capace di attrarre i giovani, anche grazie alle opportunità di crescita professionale ed economica. Una professione da avviare in modo autonomo, o in coworking con altri colleghi e tecnici, al fine di competere adeguatamente sul mercato nazionale e internazionale. Per allestire uno studio, infatti, i costi da sostenere possono variare da 10mila a 15mila euro.
Per il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli si tratta di “Un passaggio decisivo per la categoria, che fissa un obiettivo primario: la nascita di un percorso di laurea triennale professionalizzante ed abilitante che contraddistingue il Geometra nel panorama nazionale delle risorse tecniche professionali a disposizione del mondo economico e della società civile. Nei diversi tavoli di confronto, ai quali abbiamo finora partecipato, è stata sostenuta con decisione l’importanza di un’evoluzione del suo percorso di accesso alla professione, in considerazione del ruolo svolto dai nostri iscritti nelle diverse occasioni, come nell’emergenza, nella ricostruzione, nella crescita economica sostenibile. Grazie alla sua vocazione polivalente e multidisciplinare, Il Geometra ha rivelato sempre nuove capacità di porsi in modo qualificato nel contesto nazionale e internazionale del mercato del lavoro. Infine, non abbiamo trascurato il cammino della normativa europea: il futuro ci impone una formazione universitaria specifica per svolgere la libera professione in ambito transnazionale: è un preciso adempimento richiesto dalla Comunità Europea per il 2020”.

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